The Mist
























REGIA: Frank Darabont;
ANNO/LUOGO: 2007/ U.S.A;
GENERE: fantascenza, horror;
ATTORI PRINCIPALI:  Thomas Jane, 
Laurie Holden, Toby Jones.

"C'è qualcosa nella nebbia!"

voto:***

David è un disegnatore pubblicitario e vive una vita serena con sua moglie e suo figlio Billy. Una notte mentre sta completando un dipinto si scatena un forte temporale al termine del quale la città viene immersa da una strana nebbia. David Billy e un loro vicino di casa si dirigono verso il supermercato più vicino ma una volta entrati saranno costretti a restarci a causa della nebbia....


Un pò preoccupata visto le ultime delusioni riguardanti film tratti da storie di Stephen King ho decisodi provarci e stranamente non ho fatto così male per fortuna!
Tecnicamente dalle prime sequenze (dove tra l'altro troviamo subito due citazioni a "La Cosa" e "La Torre Nera" di King nei dipinti del protagonista) il film sembra avere un taglio tipicamente statunitense ma la cosa cambia con entrata nel supermercato dove le riprese iniziano a virare verso un effetto "amatoriale" giocato su fuori fuoco e inquadrature interessanti.Gli effetti speciali sono visibilmente a basso budget e inizialmente ci ricordano "Alien", "La Cosa" e "Jussic Parck" ma via via che il film va avanti sembrano migliorare grazie anche a un vedo non vedo che aiuta.
Buona anche la colonna sonora che entra in scena nei momenti giusti toccando il suo apice sul finale dove si trasforma in una melodia profetica furbescamente sparata a tutto fuoco.
Interessante la scelta di ambientare quasi tutto il film all'interno del supermercato, luogo rassicurante e accogliente dove trovare tutto quello che serve per una lunga sopravvivenza.
I personaggi, apparentemente scontati (c'è infatti l'invasata religiosa, gente di varie etnie, giovani, vecchi, bambini, rokkettari ecc) man mano che la storia prosegue riescono a coinvolgere ognuno con la sua storia e il suo pensiero probabilmente anche grazie a un cast non da poco. Gli attori non sono male specialmente il piccolo Nathan Gamble che ci regala una prova coinvolgente.
La trama regge anche se per certi versi scontata e ci conduce ad un finale drammatico che lascia di sasso.
In conclusione un film efficace che si lascia guardare e coinvolge.
by Midnight
CONSIGLIATO: si.


American Psycho



























REGIA: Mary Harron;
ANNO/LUOGO: 2000/ U.S.A;
GENERE: thriller;
ATTORI PRINCIPALI: Christian Bale,
Willem Dafoe, Jared Leto, Josh Lucas.

"La verità è che io non sono lì"

voto: * * *

Siamo nel pieno degli anni 80 a New York; Patrick Bateman, dirigente della società finanziaria del padre, è un arrivista senza scrupoli, un uomo preciso, elegante e ossessionato dalla cura del suo aspetto esteriore.
Ma, benchè di giorno appaia come una persona normalissima, di notte qualcosa lo trasforma in un mostro...

Attratta (e chi mi può biasimare XD) da uno splendido Christian Bale e spinta dai molteplici commenti positivi mi sono addentrata nella visione di questo film, restandone in parte piacevolmente soddisfatta in parte un pò delusa, ma scendiamo in dettagli:
La trama scorre tenendoci attaccati allo schermo divertiti e sconvolti dalla follia umana legata a uomini di potere come Patrick privi di scrupoli e pronti a tutto per farsi notare e compiacere (da non scordare la mitica la scena dei biglietti da visita) anche se, man mano che il film si avvia verso il finale sentiamo qualcosa scricchiolare e difatti una volta giunti a destinazione ci resta un amarognolo in bocca che non se ne va: l'idea di fondo non è male, anzi è interessante putroppo però per certi versi mal sviluppata e gli ultimi 5 minuti di film ci lasciano un senso di smarrimento non da poco (non causato dallo stupore ma da una scena al quanto superflua).. peccato.
Tecnicamente ci troviamo difronte a un film che non azzarda effetti speciali particolari se non una misera esplosione e qualche schizzo di sangue. I colori e le scenografie ci riportano direttamente agli anni 80 così come la colonna sonora costituita da brani famosi dell'epoca.
Interessante l'idea di mostrarci l'immagine del protagonista che in ogni sequenza si riflette deformata in una diversa superfice (talvolta un coltello, uno specchio, una finestra) bello anche lo spunto nelle scene in cui lui parla normalmente mentre noi sentiamo i suoi folli pensieri!
Un'altra cosa che ho trovato a mio avviso interessante è la scena di sesso con le due prostitute: essendo un film statunitense mi sarei aspettata una scena simil porno con tipiche poppone alla Pamela Anderson condite da vestitini rosa e lenzuola color pastello, invece ci troviamo davanti una scena dominata da colori freddi, da due donne tristi e al quanto bruttine che tengono lo sguardo dello spettatore (benchè si vede tutto) concentrato sulla situazione e non su poppe e culi. Ogni tanto qualcuno che fa film con uno scopo un briciolo pensato esiste via!
Restando in tema di atmosfere poi troviamo quelle assurde degli omicidi (tra l'altro tutti fuori campo escludendo così inutili splatter)  che sono particolari e spesso ironiche: Patrick da di matto e si trasforma in un cabatettista/ Jubox umano facendoci morire dal ridere! Grande!
Gli attori, escludendo Bale, che ci regala una prova egregia specie sul finale che tocca il suo apice con la famosa scena della telefonata, restano nella norma anche se il mitico Dafoe con il suo sorriso alieno ci regala sempre grandi emozioni!
Piccolo cameo da ricordare: il film che c'è alla tv durante una sequenza è "Non aprite quella porta".
In conclusione un film da vedere senza troppe pretese ma da gustarsi con cura per i diversi spunti interessanti che contiene.

by Midnight
CONSIGLIATO: ni.



Psycho

















REGIA: Alfred Hitchcock;
ANNO/LUOGO: 1960/ U.S.A;
GENERE: Thriller;
ATTORI PRINCIPALI: Vera Miles,
Anthony Perkins, John Gavin, Janet Leigh.

"Il miglior amico è la propria madre"

voto: *****

Marion è una giovane impiegata di un'agenzia immobiliare a Phoenix. Il suo più grande desiderio è fuggire dalla città con il suo amato Sam così un giorno sottrae 40.000 dollari alla società e parte per raggiungere il suo innamorato. Durante il lungo viaggio però stremata della guida decide di fermarsi in motel lungo la strada.
Ben presto però si renderà conto che forse non è stata la scelta migliore....


Questo filmone di cui tutti, almeno una volta nella vita abbiamo sentito parlare, è una vera perla del cinema horror, e non solo. *_*
Un bianco e nero splendido ci conduce nei meandri della psiche umana attraversando paure, sogni, e desideri comuni in un tripudio di emozioni condito da un'angoscia indimenticabile!
Ma entriamo nel vivo: tecnicamente ci troviamo di fronte ad effetti per l' epoca davvero ben fatti, che se adesso possono sembrare scontati, dimostrano invece la grande modernità, creatività e ginialità del regista: in primis alla scena cult della doccia (che tra l'altro ci regala delle inquadrature molto suggestive, soprattutto la sequenza immediatamente successiva dove l' inquadratura si allarga lenatamente dall' occhio della giovane fino ad inquadrarne l' intero viso. bellissima!), alla caduta dalle scale del detective (piena di terrore) e all'epilogo finale nei sotterranei (inquietante da morire) il tutto sostenuto da un egregia colonna sonora, impossibile da non conoscere, entrata a pieno diritto nell' immaginario collettivo come sinonimo di paura ed imminente tragedia, visto che a 50 anni dalla sua uscita risuona attualissima negli orecchi di tutti martellando come una pugnalata! (mitica!)
Musica alla quale molti si sono ispirati negli anni a venire (ricordiamo ad esempio la colonna sonora del recente L'uomo senza sonno).
La trama è apparentemente scontata e ci conduce ad un primo finale scioccante con la mitica scena della doccia (tipico espediente Hitchcockiano che ci lascia letteralemnte senza parole e completamente spiazzati) per poi proseguire con un risvolto da brivido che raggiunge il suo apice con la sequenza finale che è davvero unica!
Ottima la prova degli attori specie quella di Anthony Perkins nei panni di Norman Bates e di Janet Leigh nelle vesti della povera Marion.
Da ricordare: la scena in cui Marion sta viaggiando e si sentono le voci fuori campo di coloro che la cercano, il dialogo tra lei e Norman tra le bestie impagliate, l'assurda morte del detectiv, la scena in cantina e la sequenza finale alla centrale di polizia, che lascia lo spettatore completamente raggelato.
EPICO!


CONSIGLIATO: Assolutamente si.



The Uninvited




















REGIA: Charles e Thomas Guard;
ANNO/LUOGO: 2009/ U.S.A;
GENERE: drammatico, horror, thriller;
ATTORI PRINCIPALI: Emily Browning,
Arielle Kebbel, Elizabeth Banks.

"Finisci quello che hai iniziato"

voto:* */*

Dopo la tragica morte della madre in un incendio, Anna tenta il suicidio e viene ricoverata in una clinica psichiatrica. Alcuni mesi dopo viene dimessa ed è libera di tornare a casa ma al suo arrivo trova la nuova compagna del padre che si è stabilita a casa loro.
La situazione è dura da gestire e piano piano Anna si convince che la matrigna è coinvolta nella morte della madre e inizia a temere per l'incolumità della sua famiglia...


Remake del noiosissimo film sud-coreano "Two sisters" questo film, pur non regalandoci grandi emozioni, si lascia comunque guardare piacevolmente. Pecca purtroppo nell'esagerato calcare sulla perfidia della matrigna che ci porta fin da subito alle conclusioni di un finale al quanto scontato .
Tecnicamente e visivamente, si avvale delle tipiche atmosfere e paesaggi americani (villetta sul lago e colori chiari e brillanti) che non sono male; peccato per l'inserimento, mal riuscito e forzato, dei fantasmi che tentano al solito di scimmiottare quelli orientali fallendo miseramente e mostrandoci solo dei fantocci incartapecoriti XD (basta cazzarola evitate se non siete in grado!!!).
La prova degli attori resta nella norma e la protagonista riesce a farci "affezionare" regalandoci una prova dignitosa vista la sua giovane età.
Il finale come già detto, pur essendo prevedibile e un pò stringato riesce comunque a non deluderci.
In sostanza un filmetto da guardare senza pretese in una piovosa Domenica pomeriggio.


CONSIGLIATO: ni.

The Descent

















REGIA: Neil Marshall;
ANNO/LUOGO: 2005, Gran Bretagna;
GENERE: horror ???;
ATTORI PRINCIPALI: Shauna Macdonald, Natalie Jackson Mendoza, Alex Reid.

"Contro cosa combattiamo?"

voto: *

Dopo la tragica morte del marito e della figlioletta, Sarah cade in depressione; un anno dopo le sue amiche decidono di fare un' avventurosa discesa in delle caverne per farla svagare.
Tutto inizia bene fin quando non rimangono bloccate sottoterra per colpa di un crollo.. e scoprono di non essere sole...

MA DAAAAAAAAAAAAAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!
Attirate da entusiaste recensioni abbiamo deciso di vedere questo film che da sempre snobbavamo... e facevamo bene!!!
La prima sequenza all' interno delle caverne ci illude con delle atmosfere claustrofobiche ed angoscianti, ma dura ben poco: la sequenza dopo ci mostra uno degli abitanti sotterranei che è GOLLUM °_°! e comunque niente di originale, bestie già viste in film tipo Io sono leggenda, Il nascondiglio del Diavolo (che non gli somiglia solo in questo....), qualche puntata di X Files, i vampiri di Buffy, e qualsiasi altro film con bestie sbavanti e mollicce...
Oltretutto fatti malissimo! In alcune scene sono visibilmente computerizzati, in altre sono fantoccioni che si muovono a scatti e fanno versi ambigui che oscillano fra le urla dei Nazgul e versi degli alieni di Sings!! ma per piacere!!
Rimanendo nell' ambito degli effetti speciali ci domandiamo: ma perchè nella viscere della caverna cè un lago di sangue con tanto di teschietti galleggianti????? ma dai! ..di dubbio gusto poi la scelta (?) di rendere più volte le bestie pantomime di se stesse, quasi come se il film volesse auto-ironizzare come nei classici di Romero, e zombi vari.
Molte a questo proposito le citazioni, forse volute ma assolutamente banalizzate, di vari classici quali Carrie, quando la protagonista sanguinante si aggira con sguardo indemoniato; l' utilizzo della telecamera per illuminare scene di buio totale come in the Blair Witch Project; per non parlare della colonna sonora che è proprio quella di The Thing -_-
Impossibile non soffermarci poi sul lato psicologico del film, che non esiste.
L' interessante spunto della discesa nelle cavere messa in relazione con la discesa nell' Io, viene troncata sul nascere poichè la protagonista sparisce letteralmente dalla scena per metà film lasciando il suo ruolo all' "antagonista" Juno, che tralaltro da semplice ragazza si trasforma magicamente in Tomb Raider.. comportamento assolutamente assurdo: nemmeno un campione di pugilato in una stiuazione come quella riuscirebbe ad avere la lucidità e prontezza tale da mettersia lottare con delle bestie demoniache sconosciute all' uomo, e per giunta nel buio totale.
In sostanza il film non riesce a creare nemmeno un poì di empatia con i personaggi, specialmente con Sarah che, come già detto, da protagonista si trasfmorma in personaggio secondario, fino ad un finale buttato lì dove risulta oltretutto assolutamente odiosa.
*SPOILER*
E qui analizziamo la sequenza finale dove la troviamo unica sopravvissuta che riesce ad uscire dalle grotte in una onirica risalita su una montagna di ossa (unica scena visivamente bella da vedere), ma una volta tornata alla realtà si rende tristemente conto che fuori non cè niente per lei.
Scopriamo così che in realtà Sarah non è riuscita veramente ad uscire, è solo un sogno. Ella però grazie ad esso decide di lasciarsi morire per tornare finalmente ad abbracciare sua figlia. Ma questo risvolto non è così chiaro, lo si capisce solo dopo, ragionandoci per bene... E non per scelta del regista, ma proprio perchè è mal fatto!
*FINE SPOILER*
Per noi è un film TOTALMENTE FALLITO e il vero mistero è come abbia fatto a riscuotere così tanti consensi!
MAH

CONSIGLIATO: Assolutamente no.


DeVour - il gioco di Satana

















REGIA: David Winkler;
ANNO/LUOGO: 2005, U.S.A;
GENERE: thriller, horror (?);
ATTORI PRINCIPALI: Jensen Ackles, Shannyn Sossamon, Dominique Swain, William Sadler.

"Non avere paura,
è ora di giocare!"

voto: *

Jake, uno studente universitario, viene coinvolto dal migliore amico in uno strano gioco su internet: una volta iscritto il gioco sembra conoscere tutto di te, al punto di telefonarti e di farti fare cose strane.
Il tutto si fa ancora più inquetante quando le persone attorno a Jake iniziano a morire in modi terribili..

Ignare della presenza della Sossamon (garanzia di abomini come Catacombs e Chiamata senza risposta -_-), ci siamo inbattute in questo film di dubbio gusto.
La lentezza inesorabile della pellicola si fa sentire subito abrutendoci più che mai! La trama inganna facendoci pensare ad una storia sulla scia di Stay Alive, in cui il gioco è protagonista. Qui invece il gioco fa da contorno ad una storia insensata e per niente interessante.
Per non parlare degli effetti speciali che sono veramente ridicoli, soprattutto la figura ambigua del demonio.. non ci sono parole per descriverlo, guardatevelo! da ricordare anche le varie morti con roba infilzata negli orecchi.. ma perchè??????
Stessa cosa per gli attori, uno più cane dell' altro specie la sopracitata Sossamon arricchita di parrucchino color melanzana inguardabile più che mai -_______-
Non cè altro da dire, tutto questo delirioo ci porta ad un finale scontato e mal fatto.. evitatelo!

CONSIGLIATO: assolutamente no.


Cape Fear



























REGIA: Martin Scorsese;
ANNO/LUOGO: 1991/ U.S.A;
GENERE: Thriller;
ATTORI PRINCIPALI: Robert De Niro, Nick Nolte,
Jessica Lange, Juliette Lewis.


"Io sono simile a Dio e Dio è simile a me.
Io sono grande quanto Dio ed Egli è piccolo quanto me.
Egli non può essere al disopra di me,
nè io al disotto di Lui"

voto: * */*

Florida, l'affermato avvocato Sam Bowden vive una vita felice con sua moglie Leigh e sua figlia Danielle, tutto sembra perfetto fino al rilascio di Max Cady un criminale che Sam aveva anni prima difeso....

Questo film di cui tutti abbiamo sentito parlare almeno una volta nella vita, anche per la divertentissima puntata dei Simpson ad esso ispirata, si è rivelato essere per me un pò deludente...
La storia è abbastanza coinvolgente anche se a mio parere si perde un pò troppo su scene inutili, la prima metà scorre lenta condita da qualche spruzzo di tensione: quando si muove Cady impossibile non ancorarsi alla sedia o a chi si ha vicino! il resto ruota attorno alla solita vita familiare americana (anche basta). C'è da dire comunque che l'egregia prova di De Niro ci tiene incollati allo schermo fino alla fine anche se la cosidetta fine ci arriva addosso mazzulando ben bene le nostre aspettative che muoiono costrette ad una sequenza finale da serie tv Italia 1 che tocca il suo apice con una tempesta dal cielo rosso demoniaco, in un fiume da catastrofi naturali e Cady/torcia umana che oramai è diventato la parodia di se stesso... ma dai -_____-" Si vede che Scorsese s'era rotto le balle.. o forse l'ha fatto di proposito? mmmh
Tecnicamente non troviamo grandi effetti speciali se non qualche effetto grafico fittizzio che a tratti ci ricorda
la sequenza folle di "Vertigo" (potevano osare qualcosina di nuovo visto che dall'altro film sono passati più di 30 anni! vabè..) Vi sono comunque un paio di scene belle da vedere: in primis quella in cui Cady si allena di spalle in carcere e ci mostra tutti i suoi tatuaggi fantastici e la scena nel teatro della scuola con la scenografia alla "Hänsel e Gretel" che rende il tutto ancor più inquietante!
Gli attori, a parte De Niro che è un mito, fanno praticamente da sfondo al suo personaggio tormentato; troviamo un Nick Nolte loffio da commediola, una Jessica Lange apatica e piatta come una pianura autunnale e la Lewis puttaneggiante in ogni suo ruolo che è davvero mostruosa, anche se calza benissimo nei panni dell'adolescente ribelle. Inoltre il doppiaggio italiano è orribilante tolta la prova dello storico Ferruccio Amendola voce da sempre di De Niro e il nostro Eroe Alessandro Rossi nella voce dell'investigatore privato!
Nel complesso è un film da cui mi aspettavo molto dipiù... comunque si lascia guardare..
by Midnight
CONSIGLIATO: ni.


Persons Unknown


IDEATORE: Christopher McQuarrie;
TITOLO ORIGINALE: //;
NAZIONE: U.S.A;
GENERE: drammatico, avventura, thriller;
ANNO DI INIZIO: 2010;
ANNO DI TERMINE: 2010;
N° SERIE: 1;
N° EPISODI: 13;
DURATA EPISODI: 42 min;
COLORI: a colori.

"Cos'è questo posto?"

voto: * * *

ATTORI/PERSONAGGI PRINCIPALI:
Daisy Betts: Janet Cooper
Jason Wiles: Joe Tucker
Tina Holmes: Moira Doherty
Chadwick Boseman: sergente Graham McNair
Kate Lang Johnson: Tori Fairchild
Alan Ruck: Charlie Morse
Sean O'Bryan: Bill Blackham
Kandyse McClure: Erika Taylor
Gerald Kyd: Mark Renbe
Lola Glaudini: Kat Damatto


TRAMA:
Un gruppo di 7 persone si risveglia in delle camere di un hotel: non si conoscono fra di loro, non hanno nessuna idea di come sono finiti in quel posto, e soprattutto non sanno dove sia quel posto.
Probabilmente vittime di un rapimento, si renderanno ben presto conto però che lo scenario in cui si trovano è del tutto inusuale: non sono prigionieri nel piano dell' albergo in cui si trovano, bensì possono uscire dall' albergo (abitato soltanto da loro e da un misterioso portiere di notte), per trovarsi in una piccolissima città tipica dei sobborghi americani fornità di negozi di vestiti, banca, cinema e persino di un ristorante cinese, dove dei cuochi, che ovviamente parlano solo cinese, cucinano per loro colazione, pranzo e cena.
E' da questa strana città che non si può uscire; tutto il perimetro sembra infatti circondato da una invisibile barriera che provoca dolori incredibili a chiunque cerchi di oltrepassarla.
Tra una tortura psicologica (e non solo)  e l' altra, e il sospetto che fra di loro ci sia un traditore, ai sette non resta che unire le forze e fidarsi l' uno dell' altro nel tentativo di sopravvivere in questo misterioso incubo..


COMMENTO:
Già guardando la prima puntata di Persons Unknown è impossibile non farci tornare subito alla mente LOST; sensazione che si rafforza sempre più andando avanti, soprattutto quando si inizia a parlare di una "misteriosa organizzazione".
Sebbene l' idea di base (per quanto non originale) sia interessante e dia la possibilità di molteplici sviluppi, sin dall' inizio si cerca un po' troppo spesso di inserire situazioni surreali che la serie non riesce a supportare dando vita ad una sceneggiatura traballante e spesso non poco chiara, che forse proprio nel tentativo di ispirarsi al già sopracitato e ben più riuscito LOST, cerca volontariamente di rimanere fumosa e di inserire elementi misteriosi, che però non riescono in questo caso ad avere il giusto compimento.
Da apprezzare a questo proposito la sua brevissima durata, di appena 13 episodi.
Tecnicamente ci troviamo di fronte ad una serie che resta ampiamente negli standard del genere sia per riprese, che per musiche o montaggio; da bocciare senza indugio però tutto l' aspetto "efetti speciali" che più fittizzi di così non si poteva -_-
Anche gli attori rimangono decisamente negli standard da telefilm americano, facendoci empatizzare coi personaggi quel tanto che basta; sarebbe sicuramente stato meglio se la sceneggiatura avesse dato loro una maggiore introspezzione (come una serie di questo tipo avrebbe richiesto) e reazioni più realistiche.
Nel complesso Persons Unknown riesce comunque ad avere una sua (seppur minima) dignità, ed il finale non buonista riesce a farlo rimanere in uno standard sufficiente, facendo presagire perciò una eventuale seconda stagione, che nel caso si spera stavolta connotata da una più forte identità peronale.
by *Asgaroth

CONSIGLIATO: ni.




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